Il bradisismo e l’attività sismica, oltre al rischio vulcanico, creano condizioni di allarme non solo tra la popolazione, ma anche per l’amministrazione pubblica. Di conseguenza, si è tornato a parlare di piani di evacuazione e di emergenza. Anche a livello nazionale, la situazione è tenuta sotto stretta osservazione, come dimostra la decisione di stanziare nuovi fondi.

Stanziamento di Fondi per l’Emergenza Sismica

Con il decreto infrastrutture è stato deciso di stanziare oltre 400 milioni di euro per l’emergenza sismica nell’area interessata. Questo stanziamento include un contributo mensile tra 400 e 900 euro, con possibili ulteriori integrazioni, per chi lascerà le proprie abitazioni esposte al rischio sismico. Si tratta di un nuovo piano di interventi che sarà gestito da un Commissario straordinario.

Gestione degli Interventi e Esclusione delle Costruzioni Abusive

La direzione degli interventi non sarà affidata alle amministrazioni locali, come Regioni, Comuni e Dipartimenti, a causa delle responsabilità che stanno emergendo e che coinvolgono gli enti locali nel fenomeno diffuso dell’abusivismo edilizio. Infatti, il contributo sarà destinato alle persone costrette a lasciare le abitazioni, ma saranno escluse dal bonus tutte le costruzioni abusive e le seconde case.

Divieto di Nuove Costruzioni Civili

Con il decreto è stato introdotto anche il divieto di realizzare nuovi edifici civili, ad eccezione di stabilimenti, opifici e luoghi di lavoro. La zona d’intervento delineata dal decreto interessa più di 80mila abitanti, con circa 16mila edifici, e una percentuale stimata di quelli abusivi superiore al 20%, cifra che alcuni ritengono sottostimata.