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Economia

Ecco che pensione puoi avere se hai pochissimi contributi

Se hai accumulato pochi contributi durante la tua vita lavorativa, potresti essere preoccupato per il futuro e chiederti quale tipo di pensione potrai ricevere. Fortunatamente, il sistema previdenziale italiano offre diverse opzioni per chi si trova in questa situazione, garantendo comunque un minimo di sicurezza economica. Ecco un’analisi dettagliata delle possibilità disponibili per chi ha pochissimi contributi.

Pensione di Vecchiaia con Contributi Minimi

La pensione di vecchiaia è il trattamento pensionistico principale, ma richiede un minimo di contributi per essere accessibile. In Italia, per ottenere la pensione di vecchiaia ordinaria, è necessario aver maturato almeno 20 anni di contributi e aver raggiunto l’età pensionabile, che attualmente è di 67 anni. Tuttavia, se non hai raggiunto questa soglia contributiva, ci sono comunque altre possibilità.

Pensione Sociale

Per chi ha pochissimi contributi, una delle principali alternative è la pensione sociale (ora conosciuta come assegno sociale). Questa prestazione è rivolta ai cittadini italiani e agli stranieri con permesso di soggiorno di lungo periodo che si trovano in difficoltà economiche e non hanno i requisiti per ottenere la pensione di vecchiaia. I requisiti principali per l’assegno sociale sono:

  • Età minima di 67 anni.
  • Residenza in Italia da almeno 10 anni.
  • Reddito personale e familiare inferiore alle soglie stabilite annualmente dalla legge.

L’importo dell’assegno sociale viene determinato in base al reddito complessivo del richiedente e del suo nucleo familiare, e viene adeguato ogni anno. Nel 2023, l’importo massimo dell’assegno sociale è di circa 460 euro al mese.

Pensione di Invalidità

Un’altra opzione per chi ha pochi contributi è la pensione di invalidità. Questo beneficio è riservato ai lavoratori che, a causa di malattie o infortuni, hanno una capacità lavorativa ridotta di almeno il 74%. I requisiti per ottenere la pensione di invalidità includono:

  • Avere un’invalidità riconosciuta di almeno il 74%.
  • Aver maturato almeno 5 anni di contributi, di cui almeno 3 anni nei cinque anni precedenti la richiesta.

Contribuzione Volontaria

Se ti mancano pochi anni di contributi per raggiungere il minimo necessario per la pensione di vecchiaia, puoi optare per la contribuzione volontaria. Questa opzione ti permette di versare contributi aggiuntivi al sistema previdenziale, colmando così eventuali lacune nella tua carriera lavorativa.

Indennità di Accompagnamento

Per le persone con disabilità gravi che non possono svolgere attività lavorative, c’è l’indennità di accompagnamento. Questa indennità non è una vera e propria pensione, ma un sostegno economico per coloro che necessitano di assistenza continua. L’indennità viene erogata indipendentemente dal reddito e dai contributi versati.

Anche con pochissimi contributi, ci sono diverse opzioni disponibili per ottenere una forma di pensione o assistenza economica in Italia. È fondamentale essere informati sui vari strumenti di supporto previsti dal sistema previdenziale, come l’assegno sociale, la pensione di invalidità, e la contribuzione volontaria. Consultare un esperto di previdenza sociale o un patronato può essere di grande aiuto per capire quale sia la soluzione migliore per la propria situazione specifica e garantire una sicurezza economica per il futuro.